Vocabolario del Caffè: i termini del mondo dell’Espresso

Conosci l’Abc del caffè? Potremmo definirlo una sorta di dizionario, un vocabolario contenente tutti i termini più usati nel mondo del caffè. L’abbiamo creato per te, per farti conoscere tutti i segreti di questo settore spiegando il significato di ogni parola. Potrai così approfondire i tanti aspetti che contraddistinguono una delle bevande più apprezzate in tutto il mondo.

abc del caffè

Acidità: è una delle sensazioni primarie che si avvertono quando si sorseggia un caffè, soprattutto uno a prevalenza Arabica. Deriva dalla combinazione degli acidi e degli zuccheri contenuti nel caffè.

Coffea Arabica: nome scientifico del caffè arabica, è considerata la qualità più pregiata della pianta di caffè ed è originaria dell’Etiopia, dove viene tutt’ora coltivata in special modo nelle zone più montuose. Ha un contenuto di caffeina inferiore rispetto ad altre varietà, è dolce e aromatica.

Aroma: peculiarità che si configura dalla fusione di profumo e sapore sprigionati dai chicchi, dal caffè macinato o dal caffè appena fatto e versato nella tazzina.

Alla Turca: detto anche caffè turco è una tecnica di preparazione del caffè piuttosto diffusa in Turchia ma anche nel resto dei Paesi Arabi. Consiste nel portare a bollitura una pentolina d’acqua per aggiungere poi caffè macinato o in grani polverizzato.

Americano: venduto solitamente in confezioni solubili, si prepara semplicemente versandolo in tazza e aggiungendo acqua calda a piacere.

Caffè: nome comunemente dato alla bevanda ottenuta dalla torrefazione dei chicchi della pianta da cui si ricava. Si tratta di un sempre verde tropicale appartenente alla famiglia delle rubiacee, caratterizzata da fiori bianchi e frutti a bacche scarlatte, all’interno delle quali sono contenuti i chicchi veri e propri da cui si ricava il caffè.

Caffè corretto: espresso al quale è stata aggiunta una piccola quantità di un liquore che può essere, secondo i gusti, whisky, brandy, anice ecc.

Caffeina: alcaloide contenuto nel caffè, ha un effetto stimolante sul sistema nervoso e cardiovascolare.

Capsula: involucro di forma cilindrica, solitamente realizzato in plastica o alluminio, all’interno della quale è contenuto il caffè in polvere che si prepara attraverso apposite macchinette espresso. Il caffè in capsule può contenere dai 5 ai 7 grammi di polvere macinata. Attualmente in commercio sono disponibili sia capsule originali che compatibili.

Capsula compatibile: capsula identica per forma e dimensioni alle monodose originali (quelle prodotte dall’azienda detentrice del sistema), con all’interno però la miscela di caffè dell’azienda che le produce.

Chicco o caffè in grani: seme della pianta del caffè, situato all’interno delle bacche (drupe); in ognuna di esse se ne trovano due e sono avvolti da una membrana detta pergamino e da uno strato di polpa zuccherina.

Cialda: monodose di caffè, anche dette cialde ESE, è costituita da due fogli di carta (cellulosa), all’interno della quale è presente caffè in polvere.

Ciofeca: modo di dire comunemente usato per descrivere un caffè dal sapore sgradevole e di pessima qualità.

Cuccumella: detta anche caffettiera napoletana, tutt’ora molto utilizzata soprattutto nelle zone partenopee, può essere considerata l’antenata dell’attuale moka e fu inventata dal francese Morize nel 1819. Particolarità della cuccumella è il serbatoio della bevanda dotato di un beccuccio che, in fase di cottura, è girato verso il basso e non verso l’alto come nella moka normale.

Decaffeinato: miscela di caffè a cui è stata eliminata la caffeina. Il procedimento si realizza prima della tostatura, e può avvenire generalmente in tre modi: con acqua, anidride carbonica o solventi naturali.

Espressino: caffè, talvolta servito in bicchiere di vetro, paragonato ad un cappuccino in quantità più ridotta. Si tratta infatti di un caffè con aggiunta di schiuma di latte e una spolverata di cacao in polvere.

Espresso: caffè tipico italiano, più corto rispetto alla maggior parte degli altri caffè e con un gusto molto intenso. Si ottiene con il passaggio di acqua calda intorno ai 90 gradi su un filtro contenente caffe’ macinato e pressato (vedi processo di percolazione)

Fondi di caffè: ciò che resta del caffè macinato una volta sottoposto al passaggio dell’acqua bollente.

Frappuccino: bevanda golosa a base di caffè preparata con ghiaccio, ingredienti vari e panna montata.

Harmless: nei paesi anglosassoni è l’espressione per chiedere un espresso decaffeinato.

Macina caffè: detto anche macinino, è un utensile domestico di dimensioni ridotte, manuale o elettrico con cui polverizzare i chicchi di caffè.

Miscela: unione di diversi tipi di caffè. Un “cocktail” di origini e varietà diverse, per ottenere un gusto particolare. Le miscele possono essere multi varietà (Arabica e Robusta, per un gusto deciso) oppure mono varietà (solo Arabica, più delicate e aromatiche).

Mocaccino: bevanda calda costituita da cappuccino, panna e cioccolata, talvolta con l’aggiunta di polvere di cacao. Viene solitamente servita in bicchiere di vetro, allo scopo di rendere visibili gli strati formati dai diversi ingredienti.

Moka: originaria dell’Etiopia, è una varietà di Arabica a basso contenuto di caffeina. Una delle poche varietà di caffe’ usata pura, senza miscelarla con altre. Ha dato il nome alla tipica caffettiera italiana.

Moca: detta anche moka, macchinetta per il caffè o caffettiera, è un’apparecchiatura per preparare il caffè, inventata nel 1933 da Alfonso Bialetti. Si compone di 3 elementi essenziali che sono: bollitore (contenitore in cui va versata l’acqua), filtro a forma di imbuto dove si mette la polvere di caffè, bricco o raccoglitore dove va a depositarsi il caffè vero e proprio. Il bollitore è dotato di una valvola di sicurezza che ha la funzione di evitare un aumento eccessivo della pressione nella camera d’ebollizione.

Percolazione: è la preparazione del caffè, il passaggio dell’acqua calda attraverso il caffè macinato. È il principio dell’espresso, della moka e della napoletana.

Pergamino: membrana che avvolge i chicchi di caffè situati all’interno delle bacche.

Picking: un tipo di raccolta del caffe’ altamente pregiato e selettivo: le ciliegie mature vengono colte dalla pianta manualmente, una per una.

Raffreddamento: Il momento finale della tostatura: serve a impedire che i chicchi si brucino e a trattenerne le virtù aromatiche sprigionate dal calore.

Ristretto: un caffe’ con meno acqua, più intenso, corto e concentrato.

vocabolario del caffè

Robusta: tipologia di caffè, la seconda più diffusa dopo l’Arabica. Il gusto è intenso e corposo, quasi amarognolo e produce in tazzina una crema scura e compatta. È caratterizzato da un’alta presenza di caffeina (quasi il doppio rispetto alla miscela Arabica), resiste agli sbalzi termici e ai parassiti.

Stripping: metodo di raccolta del caffè in cui si raccolgono contemporaneamente tutte le ciliegie di una pianta, da quelle più mature fino a quelle acerbe.

Torrefazione o Tostatura: tecnica di abbrustolimento dei grani di caffè che vengono cotti fino a circa 220 gradi. In tal modo diventano più leggeri e allo stesso tempo più voluminosi. I chicchi  diminuiscono di peso e subiscono una modificazione chimica che innesca un processo di formazione delle componenti aromatiche del caffè, che si sprigionano in tutta la loro bontà.

Vocabolario del caffè

Ora conosci quasi tutti i termini più usati nel mondo del caffè. Ne hai altri da proporre? Vorresti saperne di più su un vocabolo preciso? Suggeriscilo nei commenti!

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